La conservazione dell'idrogeno allo stato solido, sviluppata da Hyto Energy, si riferisce all'utilizzo di idruri metallici per immagazzinare l'idrogeno in forma solida, offrendo un'alternativa sicura e ad alta densità rispetto alla conservazione gassosa o liquida. Questa tecnologia si basa sulla reazione chimica tra il gas idrogeno e determinati metalli, tra cui magnesio, titanio, zirconio e le loro leghe, per formare idruri metallici stabili, nei quali l'idrogeno è legato chimicamente all'interno del reticolo metallico. Il processo è reversibile: quando è necessario l'idrogeno, un leggero riscaldamento (tipicamente tra 80 e 300 °C, a seconda del metallo) rompe i legami chimici, liberando gas idrogeno puro da utilizzare in celle a combustibile o altre applicazioni. Uno dei principali vantaggi della conservazione dell'idrogeno allo stato solido è la sicurezza: a differenza della conservazione gassosa ad alta pressione, non vi è rischio di decompressione esplosiva e l'idrogeno viene rilasciato soltanto quando riscaldato, riducendo al minimo le perdite. Inoltre, gli idruri metallici offrono un'elevata densità volumetrica di conservazione, permettendo di immagazzinare più idrogeno in uno spazio ridotto rispetto ai serbatoi ad alta pressione, risultando ideali per applicazioni con limitate disponibilità di spazio, come abitazioni, piccole imprese e veicoli. I sistemi di conservazione dell'idrogeno allo stato solido di Hyto sono progettati per essere facilmente integrati con elettrolizzatori (per catturare l'energia rinnovabile in eccesso) e celle a combustibile (per rilasciare energia su richiesta). Richiedono una manutenzione minima, poiché i materiali a base di idruri metallici rimangono stabili per migliaia di cicli di carica-scarica. Prioritizzando sicurezza, efficienza e compattezza, la conservazione dell'idrogeno allo stato solido di Hyto Energy ne permette l'utilizzo pratico in contesti quotidiani, sostenendo la transizione verso un futuro energetico decentralizzato e pulito.